Lo Spirito Santo che nella storia degli uomini mantiene costantemente viva la memoria di Gesù Cristo, ha suscitato nella comunità cristiana di Gravina (BA), Padre Eustachio Montemurro, medico, promotore sociale, sacerdote e fondatore (1857 - 1923). La crisi dei valori cristiani, l'ignoranza religiosa e le varie situazioni tormentate del suo tempo lo spinsero ad intraprendere coraggiose iniziative per la gloria di Dio e la promozione del prossimo.
Per venire incontro ai bisogni più urgenti della Chiesa e della società, fonda una Congregazione maschile (21.11.1907) per il culto della SS. Eucarestia, denominata dei "Piccoli Fratelli del SS. Sacramento" e una femminile (1.5.1908) detta delle "Figlie del Sacro Costato", per l'insegnamento del Catechismo e l'educazione morale e civile dei fanciulli e delle fanciulle del popolo.
Per arcani disegni della Provvidenza le "Figlie del Sacro Costato" a pochi anni dalla fondazione, si distinsero in due gruppi facenti capo, uno a Potenza, accolte nel 1911 dal Vescovo Mons. Ignazio Monterisi, e guidato dall’allora madre generale Madre Maria D’Ippolito e l'altro a Gravina.
L’8 maggio del 1930 la Congregazione dei Religiosi approvò definitivamente la separazione dei due rami, riconoscendo il ramo di Potenza come originario, e autorizzandolo a conservare abito e nome, e decretò che Mons. Pecci emettesse il Decreto di erezione canonica, così che l’Istituto divenne di diritto diocesano il 29 maggio 1930. In questo decreto appare per la prima volta il titolo di ‘’missionarie catechiste’’ subito dopo il titolo di Figlie del Sacro Costato; si delineava già, così, il nostro attuale nome.
Il 4 maggio 1949 il nostro Istituto ottenne l’approvazione Pontificia, con Decreto di Lode, da Sua Santità Pio XII prendendo il nome di “Missionarie Catechiste del Sacro Cuore”. Il 25 maggio fu approvato il primo testo delle Costituzioni. Attualmente ambedue le Congregazioni sono vivamente impegnate ad attuare ed espandere nella Chiesa il carisma e la spiritualità del loro fondatore; due cammini distinti, ma il medesimo scopo: la gloria di Dio e il bene dei fratelli, seguendo la via tracciata dal Servo di Dio Eustachio Montemurro, protagonista del Mezzogiorno tra poveri ed emarginati.
Monsignor Ignazio Monterisi nacque a Barletta il 6 ottobre del 1860 da una famiglia di tradizione cattolica dove, insieme al fratello Nicola futuro arcivescovo di Salerno, maturò la vocazione al sacerdozio. Nominato vescovo di Potenza e Marsico il 13 febbraio 1900 dedicò tutte le sue energie per la diocesi affidatagli, soprattutto per la formazione del clero e dei seminaristi.
Fu provvido Pastore di anime e grande difensore della giusta dottrina e proprio l’insegnamento del catechismo fu una delle opere che ebbe più̀ a cuore.
Nel 1911, mons. Monterisi, aveva chiamato, per la sua Diocesi, a Potenza, alcune Figlie del Sacro Costato. Nelle giovani suore, aveva ammirato “l’abnegazione, nonché́ il loro zelo nell’aiutare i parroci specialmente nell’insegnamento della dottrina cristiana” e nel promuovere con ardore l’istruzione e la promozione della donna, di modo particolare nei paesi rurali, in mezzo ai contadini e alla povera gente.
Fu proprio nel 1911 che mons. Monterisi, venuto a conoscenza del decreto di soppressione delle Figlie del Sacro Costato scrisse direttamente alla S. Sede perorando affinché́ non cessassero di esistere ma che rimanessero in vita nella sua diocesi come opera di jus diocesano in piena ed esclusiva dipendenza dall’Ordinario. Concessagli questa facoltà̀ dal Papa S. Pio X, mons. Monterisi scrive al vescovo Zimarino per chiedergli di indirizzare a Potenza tutte le Figlie del S. Costato che avrebbero dovuto lasciare le case. Mons. Monterisi, così, prese sotto la sua protezione la tanto provata istituzione e provvide le suore di un alloggio prima a Potenza poi a Marsiconuovo.
Mons. Monterisi, afflitto da una profonda asma, lasciò il 27 ottobre del 1912 Potenza per tornare a Barletta dove morì dopo una lunga agonia di quattro mesi, il 17 febbraio 1913.
Siamo le suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore, Istituto fondato da Don Eustachio Montemurro, svolgiamo la nostra missione nel servizio apostolico collaborando nella opera evangelizzatrice della Chiesa. Vogliamo collaborare all’opera della salvezza specialmente tra i più piccoli e i più poveri, soprattutto nei paesi rurali.
Riteniamo importante ai fini dell’evangelizzazione l’educazione dei fanciulli e dei giovani, a cui ci dedichiamo nella scuola, nell’apostolato parrocchiale, o in altre forme, attente alle esigenze dei luoghi e dei tempi.
Aspetto essenziale della nostra missione è la catechesi, che ci impegna fin dalle origini della fondazione.
Vogliamo rispondere con generosità all’esortazione fatta dal Santo Papa Giovanni Paolo II
Che le comunità consacrino il massimo delle loro possibilità
all'opera specifica della catechesi! (CT 65)
Rimanete nel mio amore (Gv 15,9). Con molta gratitudine e gioia le suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore hanno celebrato il 50° di vita consacrata al Signore di suor Maria Paola, suor Maria Vincenza, suor Maria Teresa, suor Lidia e suor Antonia.
Nel mese di ottobre, le neoprofesse, suor Agostina, suor Divine e suor Petronille, nella casa di Portici (NA) hanno rinnovato i voti di povertà, castità e obbedienza