Monsignor Ignazio Monterisi nacque a Barletta il 6 ottobre del 1860 da una famiglia di tradizione cattolica dove, insieme al fratello Nicola futuro arcivescovo di Salerno, maturò la vocazione al sacerdozio. Nominato vescovo di Potenza e Marsico il 13 febbraio 1900 dedicò tutte le sue energie per la diocesi affidatagli, soprattutto per la formazione del clero e dei seminaristi.
Fu provvido Pastore di anime e grande difensore della giusta dottrina e proprio l’insegnamento del catechismo fu una delle opere che ebbe più̀ a cuore.
Nel 1911, mons. Monterisi, aveva chiamato, per la sua Diocesi, a Potenza, alcune Figlie del Sacro Costato. Nelle giovani suore, aveva ammirato “l’abnegazione, nonché́ il loro zelo nell’aiutare i parroci specialmente nell’insegnamento della dottrina cristiana” e nel promuovere con ardore l’istruzione e la promozione della donna, di modo particolare nei paesi rurali, in mezzo ai contadini e alla povera gente.
Fu proprio nel 1911 che mons. Monterisi, venuto a conoscenza del decreto di soppressione delle Figlie del Sacro Costato scrisse direttamente alla S. Sede perorando affinché́ non cessassero di esistere ma che rimanessero in vita nella sua diocesi come opera di jus diocesano in piena ed esclusiva dipendenza dall’Ordinario. Concessagli questa facoltà̀ dal Papa S. Pio X, mons. Monterisi scrive al vescovo Zimarino per chiedergli di indirizzare a Potenza tutte le Figlie del S. Costato che avrebbero dovuto lasciare le case. Mons. Monterisi, così, prese sotto la sua protezione la tanto provata istituzione e provvide le suore di un alloggio prima a Potenza poi a Marsiconuovo.
Mons. Monterisi, afflitto da una profonda asma, lasciò il 27 ottobre del 1912 Potenza per tornare a Barletta dove morì dopo una lunga agonia di quattro mesi, il 17 febbraio 1913.